Un boss di primo piano del narcotraffico ha fatto violentare la moglie di un amico di Bond. Anche il marito č rimasto gravemente ferito. Bond decide di agire in proprio, visto che gli č stata tolta la licenza di uccidere e che il caso č di pertinenza della Cia. Nella sua impresa il nostro eroe č aiutato dalla giovane amante del boss, ormai disamorata, e dalla bella e coraggiosa Pam, agente segreto.
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Non è il bond-movie perfetto, titolo assegnato ufficialmente a Dalla Russia con amore, ma ci siamo quasi. Dopo il poco esaltante Zona pericolo, il quartetto composto da Glen regista, Dalton attore e Maibaum e Wilson sceneggiatori fa pieno centro con un'avventura dai toni sicuramente più cupi e violenti. Ho notato in questi ultimi tempi, che i Bond migliori sono stati effettivamente portati sullo schermo non da Connery, né tanto meno da Moore, ma proprio dagli attori più snobbati, cioè Lazenby e Dalton (Craig è un caso a parte). E questa affermazione non potrebbe essere più vera in questo Vendetta privata,
dove Bond è determinato a vendicare la quasi uccisione dell'amico Felix Leiter ad opera dello spietato trafficante Sanchez.
Qui il lato umano di 007 si mostra con un surplus di violenza ed aggressività, e l'intensa interpretazione di Dalton è senza dubbio alcuno un punto a favore del film; altro vantaggio è l'azione, più coinvolgente e meglio congegnata, e il ritmo, serrato e con la tensione sempre alta. Le bond-gilrs sono davvero notevoli, impegnate in una gara su chi sia la migliore e la decisione in tal senso non è facile, credetemi. La storia, poi, offre vari momenti divertenti che, a differenza del precedente film, non stonano,
con un simpatico Q una volta tanto più del solito vecchio consegna-gadget.
Anche il villain è più incisivo, risultando uno dei migliori degli ultimi Bond, se non il migliore in assoluto. Dunque, Vendetta privata è un ottimo film, ingiustamente sottovalutato, bello, emozionante, mozzafiato, con un contenuto di violenza superiore al solito e piuttosto inusuale
da ricordare Anthony Zerbe e la sua testa che viene fatta esplodere
ma mai gratuita, e a cui la vicenda emotiva contribuisce a dare una marcia in più, specie nel semplicemente eccezionale climax. Assolutamente da rivalutare.